Quanto può crescere un pesce?
Quanto crescere un pesce? La dimensione massima che può raggiungere un pesce è uno dei quesiti più frequenti che si pone non solo l’appassionato di acquari, ma anche e giustamente l’acquacultore. Si pensa che i pesci possano crescere all’infinito, ma è realmente così?
Innanzitutto dobbiamo capire cosa si intende per crescita. Per crescita possiamo intendere lo sviluppo di un organismo, legato anche all’incremento di taglia (lunghezza e/o peso). Quindi risulta inevitabile non citare l’ontogenesi, ovvero tutti i processi che portano allo sviluppo completo di uno organismo partendo dalla cellula uovo fecondata (zigote). Nell’ontogenesi diversi fattori possono influire sullo sviluppo dell’organismo.
Quali sono i fattori che determinano la crescita di un pesce?
La crescita di un pesce (ma anche di qualsiasi organismo) è determinata da diversi fattori che possono essere divisi in due tipologie: fattori genetici e fattori ambientali.
I fattori genetici che influenzano la crescita del pesce
I fattori genetici sono ovviamente attribuibili al materiale genetico e comportano la produzione di ormoni, fondamentali per la crescita e lo sviluppo, come: insulina, IGF-I e ormone della crescita. A tal proposito gioca un ruolo chiave nella crescita dei pesci l’amminoacido arginina, precursore di molti ormoni correlati con la crescita tra cui proprio il GH (ormone della crescita).
I fattori ambientali che influenzano la crescita del pesce
I fattori ambientali sono tutti i fattori che sono legati agli stimoli esterni che riceve l’organismo. Alimentazione, temperatura, qualità acqua, intensità e periodicità della luce. Precisiamo che la massa di un pesce è per la maggior parte costituita da muscolo e dobbiamo quindi indagare quali sono i fattori che possono influenzare tale crescita. Abbiamo già capito che tale sviluppo è influenzato dagli ormoni (in questo caso anche gli ormoni che regolano l’assorbimento di aminoacidi nell’intestino), ma anche l’alimentazione è importantissima. Tramite l’alimentazione vengono forniti gli aminoacidi che saranno poi convertiti in energia necessaria allo sviluppo. Più efficiente sarà la conversione di alimento in energia, maggiore sarà la quantità di energia prodotta.
Lo sviluppo intestinale e una dieta frequente e mirata per la specie, favoriranno una maggior produzione di energia. Il metabolismo di un pesce è ovviamente influenzato dalla temperatura, a temperature più basse (a seconda delle specie) il metabolismo sarà più lento e più lenta sarà la produzione di energia, e di conseguenza la crescita. La crescita muscolare nei pesci non è lineare, ovvero non è ugualmente costante in tutte le fasi biologiche della vita di un pesce. Quando un pesce è sub-adulto si verificano combinazioni di iperplasia (aumento di dimensioni, con incremento del numero di cellule) e di ipertrofia (aumento di dimensioni causato da incremento di volume delle cellule e non di numero). Queste fasi sono spesso regolate dai cicli riproduttivi degli esemplari (a.e. prima di una stagione riproduttiva, aumenta il tessuto gondadico, che successivamente decresce).
Come viene utilizzata l’energia prodotta dal corpo per la crescita?
L’energia che viene prodotta dal metabolismo, a fronte dell’alimentazione, può essere convertita in diversi modi. Se l’organismo non è ancora maturo, la maggior parte delle energie verrà utilizzata per poter produrre proteine e strutture legate alla crescita. Al raggiungimento della maturità sessuale, in molte specie non correlato a dimensioni o tempo, ma al rapporto tra dimensioni delle branchie e volume corporeo. Questo rapporto infatti garantisce al pesce di non crescere troppo, in relazione alla quantità di ossigeno che è in grado di poter ottenere, evitando quindi stress o crisi di ossigeno. Con la maturità sessuale gran parte delle energie sarà dedicata alla produzione di gonadi (uova o spermi) e di conseguenza la crescita sarà ridotta. Nel più dell’80% delle specie di pesci, le femmine crescono più velocemente. Infatti, le femmine sprecano meno energie in lotte tra conspecifici (dipende dalle specie) e in corteggiamenti.
Quando un pesce smette di crescere?
La risposta a questa domanda è ovviamente influenzata dalla specie presa in esame, ma in linea di massima possiamo dire che i pesci presentano una crescita indeterminata. Ovvero alcune specie, specialmente quelle lente a crescere e con un metabolismo molto lento, non presentano una taglia massima raggiunta, perché non esistono dati riguardanti la loro taglia massima o perché muoiono prima o perché non ci sono le condizioni necessarie o sufficienti per studiarli (a.e. alcuni pleco).
Alcune specie, smettono semplicemente perché con la maturità sessuale l’anatomia del loro corpo cambia e smettono di alimentarsi (anguille, salmoni). In altre, perché le condizioni ambientali hanno forzato l’evoluzione nella creazione di pesci con un metabolismo velocissimo e quindi arrivano a “consumarsi” in breve tempo (killifish annuali).
In linea di massima lo stop alla crescita è dettato dal rapporto dimensioni branchie/volume corpo, che causa la maturità sessuale, momento in cui i pesci iniziano ad investire le energie in altri modi.
Libro consigliato per le basi di genetica
Fonti:
•Quantitative Trait Locus (QTL) Analysis, ( Cecelia M. Miles et al.) 2008;
•Paradigms of growth in fish, (Thomas Mommsen) 2001;
•Female fish grow bigger–let’s deal with it (Pauly) 2001;
•Does light have an influence on fish growth? (GillesBoeuf & Pierre-YvesLe Bail) 1999;
•Reporting Fish Growth: A Review of the Basics, (Kevin D. Hopkins) 1992