Pesce rosso: allevamento, origini e selezioni.

goldfish pescerosso

Se chiedessimo a qualcuno di figurarsi l’immagine di un pesce in un acquario, con molta probabilità gli verrebbe in mente un pesce rosso che nuota nella sua boccia d’acqua. 

Questo banale esempio ci da l’idea dell’importanza e della fama di cui gode il pesce rosso, o più correttamente Carassius auratus, uno tra i più celebri pesci ornamentali della storia.

goldfish pescerosso

Chi è il pesce rosso e da dove proviene

Il pesce rosso (Carassius auratus, Linnaeus, 1758) è un pesce appartenente alla famiglia dei Cyprinidae. Il suo nome scientifico significa letteralmente “Carpa dorata”. Originario della Cina, popolando le sponde dei fiumi e dei laghi dal lento scorrimento, o addirittura con acqua stagnante. Predilige ambienti ricchi di vegetazione, che ricopre un ruolo importante sia nella dieta, sia nella riproduzione del pesce.

I primi accenni di allevamento

Torniamo indietro nel tempo. Siamo nel nord-est della Cina, al tempo della dinastia Jing, più precisamente tra il 265 e il 420 d.C.

In quegli anni, nel cuore dell’Europa l’impero romano si ritrovava a dover affrontare le invasioni barbariche mentre ad est del mondo fioriva la Cina imperiale, una Cina molto diversa da come la conosciamo oggi, un territorio vastissimo frammentato in diversi regni.

L’allevamento di pesci era una pratica già nota da diverso tempo, e non solo in Asia. 

Anche in Europa era diffuso l’allevamento di alcuni pesci per scopi alimentari, ma mentre in occidente l’allevamento si concentrava principalmente sulle fasi di cattura e accrescimento, in Cina veniva già portato avanti un allevamento a ciclo completo, con riproduzioni e accrescimento.

Grazie alle caratteristiche geografiche e climatiche della Cina, era molto comune l’allevamento della carpa, Carassius carassius. Certamente si allevavano anche altri pesci, come ad esempio Catla catla.
Tuttavia l’allevamento della carpa era largamente diffuso.

La storia del pesce rosso

La storia del pesce rosso, come già anticipato, inizia al tempo della dinastia Jin È durante questo periodo che compaiono delle mutazioni negli esemplari di carpa allevati. I pesci, caratterizzati fino a quel momento da una livrea prevalentemente argentata, iniziano a presentare  delle scaglie rosse e arancioni. A partire da questo momento inizia la selezione, con il tempo sempre più mirata, per isolare gli esemplari che presentano questa mutazione.

Durante la dinastia Tang, dal 618 al 907 d.C., l’allevamento e la selezione degli esemplari di carpa con livrea rossa era diventato sempre più comune e popolare. Il pesce rosso, vista la particolarità del suo colore, veniva allevato a scopo ornamentale, per decorare laghetti privati e giardini acquatici degli aristocratici.

Le prime selezioni

La selezione degli esemplari più belli e dalla colorazione particolare era estremamente accurata.Tra le diverse colorazioni rosse e aranciate che venivano selezionate, una nuova colorazione colpisce l’attenzione degli allevatori del tempo. Rispetto alla colorazione grigio-argentata della carpa comune, secoli di selezione avevano portato ad una nuova mutazione: alcuni esemplari presentavano scaglie dorate.

Da questo momento in poi ebbe inizio una selezione mirata per il colore oro.

Gli esemplari di pesce rosso, così particolari e preziosi, erano destinati ovviamente solo alle caste più alte della società cinese. Solo i ricchi e i potenti potevano permettersi tali esemplari che andavano a decorare i loro giardini acquatici. I pesci rossi erano diventati talmente popolari che venivano ostentati come un vero e proprio simbolo di ricchezza. Durante eventi o visite importanti, gli esemplari di pesce rosso più belli venivano spostati all’interno di vasi in ceramica pregiata, in modo da mostrare agli ospiti gli esemplari più particolari in tutta la loro bellezza.  

L’allevamento esclusivo imperiale

Passano gli anni. La dinastia Tang finisce e qualche decennio dopo ha inizio la dinastia Song, che va dal 960 al 1279 d.C. L’allevamento dei pesci rossi a scopo ornamentale era diventato ormai un lavoro a tutti gli effetti.Nel 1162 l’Imperatrice aveva ordinato la costruzione di un laghetto dove inserire tutte le varietà di carpe esistenti. E non solo. Aveva anche emanato un editto in cui dichiarava che solo la famiglia imperiale poteva possedere e allevare gli esemplari di colore oro, che era il colore dell’Imperatore.
Facciamo un ulteriore salto in avanti e andiamo nel periodo che va dal 1368 al 1644 d.C., all’epoca della dinastia Ming. I pesci rossi continuano ad essere allevati a scopo ornamentale, sia all’esterno che all’interno. L’allevamento in ambienti chiusi, all’interno dei vasi, ha permesso ad alcune mutazioni, che all’esterno non sarebbero sopravvissute, di essere notate e selezionate.

Ne è un esempio la comparsa del pesce rosso con due code risalente al 1560, a livello genetico, si è scoperto essere leggermente diverso da quello ad una coda.

La conquista dei pesci rossi di altri continenti

Durante la dinastia dei Ming, iniziano le esportazioni di esemplari di pesce rosso. Le prime, in particolari, avvengono in Giappone, nel 1603, all’inizio dell’epoca Edo. Già all’incirca 50 anni prima i portoghesi avevano messo piede in Giappone, motivo per cui all’inizio del 1600, quando iniziarono le esportazioni dalla Cina, le navi commerciali europee erano già presenti sulle coste giapponesi. Nel 1611 è documentato l’arrivo dei primi pesci rossi in Europa. Intorno al 1620 i pesci rossi erano molto popolari nel sud Europa, apprezzati per le loro colorazioni preziose, così metallizzate, e considerati simbolo di fortuna. In America il pesce rosso arrivò per la prima volta nel 1850. Gli esemplari esportati sono riusciti ad affrontare un viaggio in nave così lungo grazie alla loro resistenza. Sono esemplari facili da mantenere anche in condizioni dell’acqua poco ottimali. 

Morfologia del pesce rosso

Vediamo insieme come è fatta la morfologia (forma del corpo) di un pesce rosso. Capire come è fatto, ci aiuta ad analizzare meglio le diverse selezioni presenti.

Le selezioni attuali

Pesce rosso comune

È il pesce rosso per antonomasia, la prima selezione, corpo affusolato e sottile, pinna caudale singola bilobata e le pinne sono relativamente corte.

pesce rosso comune

Shubunkin

Corpo simile al pesce rosso comune, ma con colorazioni variabili, presenta infatti mix di bianco, rosso, nero e blu. In base alla lunghezza e forma della pinna caudale possiamo avere tre tipologie di Shubunkin: London Shubunkin (coda corta), American Shubunkin (coda lunga), Bristol Shubunkin (coda lunga ma con punte arrotondate a forma di cuore).

shubunkin

Pesce rosso cometa

Presentano un corpo lungo e affusolato, con pinna caudale singola bilobata, più allungata. Il colore del corpo può essere variabile, con tonalità rosse, arancioni e bianche.

pesce rosso cometa

Wakin

I wakin sono dei cometa con corpo più tozzo e e pinna caudale doppia. Colorazione del corpo sempre simile al cometa.

wakin

Watonai

In questa selezione il pesce rosso ha un corpo lungo e affusolato, con doppia pinna caudale abbondante e con lobi arrotondati. Le colorazioni possono essere molteplici, con sfumatura di rosso, arancione, bianco, nero e metallico.

watonai

Ryukin

I Ryukin hanno il corpo tozzo, a forma quasi ovoidale, con una gobba prima della pinna dorsale. La pinna caudale è doppia.

ryukin

Oranda

Gli ornata sono dei pesci rossi con corpo tozzo ed una leggera gobba prima della pinna dorsale, Pinna caudale doppia e bilobata. Caratteristica principale di questa selezione è la presenza di una massa texturizata che cresce sulla loro testa, il “wen”.

oranda

Ranchu

I Ranchu sono molto simili agli Oranda, con la differenza che non presentano la pinna dorsale.

ranchu

Bubble eye

Corpo tozzo, assenza di pinna dorsale, doppia pinna caudale e possibile wen. Ma la caratteristica ovvia di questa selezione sono le due “bolle” sotto gli occhi. Sono due sacche piene di fluido ed è importante, per la salute del pesce, prevenire che si rompano.

bubble eye

L’alimentazione del pesce rosso

Come alimentare correttamente un pesce rosso è un argomento importante, nonostante possa sembrare banale e dalla risposta intuitiva: le scaglie. Beh vero, le scaglie possono essere un alimento adatto, purché siano scaglie di alta qualità, ma in commercio possiamo trovare alimenti che sono decisamente migliori per la salute del nostro pesce rosso. Alternative di mangimi secchi possono essere dei pellet specifici per pesci rossi. Il pellet, a differenza della scaglia, sarà più facile da assimilare e (solitamente) sono più ricchi di olii, ottimi per una dieta corretta.

L’alimentazione può essere portata ad un altro livello utilizzando mangime per pesci congelati. Questi mangimi hanno una qualità decisamente più alta ed una digeribilità migliore. Tra i mangimi disponibili in commercio consiglio: artemia, daphnia, chironomus. I pesci rossi amano anche diversi alimenti vegetali, ottimi quindi Lemna minor, piselli, zucchine e carote (rigorosamente bolliti o a pezzetti molto molto piccoli)

Scopri quali sono i migliori mangimi per OrandaQuali mangimi per Oranda?

L’acquario ideale per l’allevamento

Ovviamente parliamo di acquario, non consideriamo nemmeno bocce o altri sistemi poco etici. L’acquario ideale per l’allevamento di un pesce rosso dovrebbe essere di almeno 80 litri, ma come ben sappiamo, più grande è, meglio è. All’interno dell’acquario possiamo decorarlo come meglio pensiamo, rocce, legni ed altri arredi, purché non siano taglienti. I pesci rossi sono molto curioso e possono ferirsi facilmente. Sconsiglio l’utilizzo di substrato, se non molto molto grosso, perché spesso lo mangiano (tipico vederli mangiare il fondo allofano molto costoso appena acquistato).

Piante vere e pesci rossi?

Piante vere in acquario coi pesci rossi assolutamente si! Dobbiamo solo prestare attenzione alle specie che andremo ad inserire, altrimenti saranno mangiate nel giro di poche ore. Consigliate piante dure e robuste come: Anubias, Vallisneria, Microsorum e piane esterne con radici in acqua: pothos, ficus, anthurium etc.

La tecnica è fondamentale per allevare al meglio i pesci rossi. Il riscaldatore è evitabile, mentre un buon filtro performante no. Non può mancare in acquario di pesci rossi un filtro molto potente, che sia anche 2-3 volte superiore alla normale filtrazione consigliata. I pesci rossi mangiano tanto e di conseguenza sporcano tanto. Un buon filtro ci aiuterà a tenere ottimi i valori dell’acqua (ricordati di tenerli sotto controllo almeno una volta a settimana) e a non far soffrire i pesci rossi. Le luci dell’acquario sono a scelta dell’acquariofilo, se voglio puntare a luci che mettano in risalto i colori dei pesci o che favoriscano la crescita delle piante.