•Che cos’è una fishroom
•Quando costruirla
•Di cosa hai bisogno
•Il riscaldamento
•Il trattamento dell’acqua
•Cosa non può mancare in una fishroom
Che cos’è una fishroom?
Una fishroom, come suggerisce il nome anglofono, è una stanza dedicata agli acquari. Per noi appassionati di acquariofilia è un vero e proprio sogno. Lo scopo di una fishroom è quello di massimizzare i risultati (riproduzioni/specie allevate), riducendo i costi.
Quando costruirla
Il momento per poter costruire la propria fishroom avviene nel momento di consapevolezza di voler ordinare e gestire al meglio le proprie vasche. O al classico ultimatum: “porta un altro acquario in casa e ti butto fuori”. Prima di vedere dove e come costruirla, ti consiglio di fare il punto della situazione e di cercare di strutturare un progetto, questo perché più è organizzata la fishroom e meno è improvvisata, più si risparmiano soldi.
Di cosa hai bisogno?
Ti serve una stanza, possibilmente con possibilità di carico e scarico acqua (altrimenti tanta pazienza e viaggi di taniche). In base alle specie che andrai ad ospitare, potrà essere necessario capire come isolare termicamente la fishroom. Molti appassionati scelgono garage o cantine, proprio per la facilità di utilizzo.
Ovviamente avrai bisogno delle vasche, potrai scegliere se utilizzarle di vetro o di plastica, e di dimensioni variabili (recuperi di vasche usate etc.). Anche se, una bella fishroom solitamente ha vasche tutte uguali e pensate ad hoc, così da essere esteticamente gradevole e di maggior praticità.
Per il sistema di filtraggio, ci sono diverse scuole di pensiero. Io mi trovo molto bene, ed è anche economico, utilizzare una pompa ad aria collegata ad un sistema circolare di tubi. Dal sistema circolare scendono dei piccoli tubicini con rubinetto, uno per ogni filtro della vasca.
Il riscaldamento
Capire se e come riscaldare la propria stanza, dipende da come è isolata e dalle specie che si vorranno allevare. Se la scelta ricadrà su specie di clima tropicale, sarà fondamentale isolare il più possibile la stanza e riscaldarla. L’isolamento aiuterà ad abbattere i costi nei mesi più freddi e potremmo farlo con dei pannelli spessi di polistirolo, da incollare a pareti e porte. II riscaldamento può essere fornito tramite diversi dispositivi. I classici riscaldatori da acquari li escluderei, solitamente è più conveniente riscaldare l’ambiente. Si può fare tramite climatizzatore, stufa a pellet o riscaldatore a gasolio. Io nella mia ho optato per un riscaldatore a gasolio, riesce a tenermi la stanza a 25-26 gradi in pieno inverno con 3-4 litri di gasolio al giorno, questo è il modello di quello che uso. Ho optato per riscaldatore a gasolio perché non ho lo spazio per la stufa a pellet e non ho pannelli solari per ottimizzare il climatizzatore.
Il trattamento dell’acqua
Sappiamo bene come la qualità dell’acqua determini il successo nell’allevamento di molte specie di pesci o invertebrati acquatici. Una stanza attrezzata a tale scopo può essere ottimizzata sia con l’aiuto di cambi di carico e scarico automatici, sia con l’implementazione di prefiltri e impianti di osmosi. Carico e scarico automatico, aiutano specialmente quando si hanno volumi importanti, facendoci risparmiare tempo e fatica. Approfondiremo in un articolo dettagliato come poter costruire i vari impianti. L’acqua d’osmosi è invece un must che non può mancare.
Cosa non può mancare in una fishroom
All’interno di una fishroom non possono mancare, oltre alle già citate cose necessarie per la realizzazione, diversi strumenti utili. Elenco alcuni degli strumenti che secondo me sono fondamentali: microscopio, utile per poter approfondire problematiche o curiosare nel mondo acquatico. Termometro laser e misuratore di conducibilità. Ultimo è un rilevatore di perdite d’acqua, giusto per dormire sereni.