Acidificare in acquario con i tannini
In acquariofilia viene spesso consigliato di acidificare l’acqua con l’utilizzo di diverso materiale vegetale (foglie o pignette) perché una volta introdotto in acquario rilasciare tannini ed acidi umici.
Quanto riescono ad acidificare foglie e pignette? Per capire ciò ho performato un test, comparando foglie apparenti a diverse specie, tra le più utilizzate in acquariofilia.
Il test
Il test, per compare quanto le foglie delle specie analizzate potessero acidificare l’acqua, è così strutturato:
•Sminuzzare le foglie o pignette. Quest’azione è fondamentale perché dei pezzetti più piccoli saranno più a contatto con l’acqua ed in questo modo il test sarà uniforme per tutte le tipologie di foglie analizzate.
•Pesare le foglie sminuzzate. Per ogni tipologia di foglia sono stati pesati con una bilancia di precisione 5 grammi di foglie.
•Infusione in acqua d’osmosi. I cinque grammi sono stati messi in infusione in 100 ml di acqua d’osmosi. È stato scelto di utilizzare acqua d’osmosi, perché non contiene altri soluti che possono alterare i valori.
•Il composto è stato lasciato riposare. I composti preparati sono stati lasciati riposare, coperti con della carta stagnola ad una temperatura di 24 gradi.
•Misurazione del pH. Il pH è stato misurato con un pHmetro elettronico ad ogni intervallo di tempo.
Conclusioni del test di rilascio di tannini in acqua da parte delle foglie
In tabella è possibile vedere l’andamento del valore di pH influenzato dai tannini rilasciati dalle foglie analizzate.
Le pignette di ontano sono decisamente quelle con il più alto potere acidificante, per approfondire leggi questo articolo.
La catappa ha performato un buon potere acidificante, come già noto in letteratura. Se vuoi approfondire ne ho parlato qui.
Il catechu ha avuto un effetto sorprendentemente molto buono, inoltre l’acqua con il catechu ha assunto un bel colore rossastro. Anche del catechu ho approfondito in questo articolo.
Betulla, castagno e caco hanno un potere acidificante ben più debole rispetto alle altre essenze testate. Questo probabilmente è dato dalla composizione organica delle foglie stesse.
Il pH probabilmente dopo i giorni del test ha iniziato ad alzarsi, specialmente con le foglie di caco, betulla e castagno. Questo probabilmente è dovuto all’azione di decomposizione compiuta dai batteri.